Il rapporto di lungo periodo fra sviluppo economico, democrazia e diritti

Responsabile: Massimo De Giuseppe, Claudio Emanuele Felice, Alberto Mingardi

Anno 2023

Lo sviluppo economico favorisce l’affermazione della democrazia e dei diritti? E a quali condizioni? A loro volta, i diritti umani e le libertà fondamentali, e sul piano politico i regimi liberaldemocratici, costituiscono il contesto migliore per promuovere lo sviluppo economico? Le diverse libertà economiche (di commercio, di finanza, di impresa) in che rapporto sono con le libertà civili e politiche? Sono possibili casi di sviluppo economico avanzato al di fuori della cornice politico-istituzionale della democrazia liberale, e di quella ideale dei diritti umani, ed eventualmente come è possibile minimizzarne il rischio?

Si tratta di interrogativi di crescente importanza nello scenario geo-politico attuale, caratterizzato dal palesarsi di una nuova Guerra fredda e dalla messa in discussione di alcuni presupposti della globalizzazione. Ad esempio: di fronte a grandi questioni globali come la crisi ambientale e il governo dell’intelligenza artificiale, una qualche limitazione della libertà civile e politica può apparire accettabile anche ai cittadini e alle società occidentali, destinate quindi a trasformarsi in una qualche forma di «democrazia illiberale»? O piuttosto i regimi autoritari sono destinati a rimanere indietro e a soccombere rispetto al mondo libero, perché privi del libero confronto delle idee che è la premessa per l’avanzamento scientifico e tecnologico, e quindi economico?

Per rispondere a questi interrogativi, il progetto di ricerca mette insieme competenze della storia contemporanea, della storia dell’economia e della storia del pensiero politico per analizzare:

a) gli effetti dello sviluppo economico e tecnologico nell’affermazione ed ampliamento dei diritti umani

b) il ruolo della libertà di commercio nel favorire la cooperazione internazionale e un ordine globale fondato sullo stato di diritto

c) i casi in cui, specialmente nel corso del Novecento, lo sviluppo economico si è separato dalle libertà civili e politiche

d) l’attuabilità, fra utopia e rischi, di un governo dell’innovazione per indirizzarle ai diritti dell’uomo

e) la connessione tra processi di democratizzazione, sviluppo economico e controllo della violenza in contesti postbellici.