KNOW.it - Transition in Digital Age: KNOWing our background to refine our future

Progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea – Nex Generation EU, Missione 4, Componente 2, Investimento 1.1.

Il progetto di ricerca KNOW.it nasce da un'esigenza sentita nel contesto dei beni culturali, resa più esplicita negli ultimi anni anche dai progetti proposti dalla Comunità Europea. Il Piano Nazionale di Rilancio (PNRR) e il Piano Nazionale Complementare (PNC) hanno previsto investimenti e riforme volti a favorire uno sviluppo duraturo e sostenibile dell'economia. In particolare la missione "Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura" sostiene l'innovazione digitale come fulcro della trasformazione dei processi produttivi aziendali. Il programma Horizon Europe - Work Programme 2023-2024 CULTURA, CREATIVITÀ e SOCIETÀ INCLUSIVA, prevede l'investimento di ingenti somme di denaro per la digitalizzazione del patrimonio culturale (collezioni, monumenti, edifici, ecc.) riconoscendone i benefici in termini di conservazione, accessibilità e sostegno all'innovazione culturale e creativa. 

Questi investimenti mirano a implementare la fruizione del patrimonio culturale europeo attraverso oggetti digitalizzati e a trasmetterne il valore sociale non solo in Europa, ma anche all'estero. Per questo motivo, il progetto intende trovare un modo per recuperare il patrimonio architettonico di origine italiana, come prodotto della cultura che lo ha generato, un compito che può risultare difficile dal momento che questo patrimonio è diffuso in tutto il mondo e, per lo stesso motivo, anche poco conosciuto. In questo quadro, una fruizione virtuale sembra essere l'unico strumento possibile perché in grado di ricreare il contesto di origine e di tramandare usi, forme, modi, tecniche e caratteristiche. L'obiettivo è quello di proporre un "ritorno virtuale" di un patrimonio architettonico localizzato all'estero ma radicato nella cultura italiana, attraverso una collezione ipermediale composta da modelli digitali realizzati con le ICT, e soprattutto di proporre una forma originale di comunicazione attraverso oggetti sociali e social network per estendere la conoscenza a diverse categorie di utenti.

I casi studio pilota sono le città brasiliane di Jaú e Sao Carlos (San Paolo), poco conosciute ma molto ricche rispetto al patrimonio architettonico di origine italiana. Le due città sono state scelte con l'obiettivo di diffondere la conoscenza delle radici espressive del linguaggio architettonico dei progettisti e delle maestranze italiane che hanno contribuito alla sua costruzione e sviluppo. Ciò richiede la definizione di un modus operandi, attività non facile da applicare ai Beni Culturali per l'eterogeneità e la complessità che da sempre li caratterizza. La definizione di un percorso metodologico, da estendere poi ad altri casi, è necessaria per costruire una collezione virtuale di un patrimonio architettonico fisicamente molto lontano dall'Italia ma, in realtà, molto vicino. I modelli digitali virtuali e i social network sono spazi di informazione e comunicazione, in cui si annullano i concetti di prossimità e distanza e che permettono all'Italia di essere al "centro", raccontando la memoria e proiettandosi nel futuro.