Diversamente qui

Data pubblicazione 16 novembre 2016
Martedì 29 novembre tavola rotonda sulla diversità nella narrativa contemporanea. Perché l'altro - il diverso da noi - ci affascina e al tempo stesso ci incute timore?

Martedì 29 novembre - in occasione della pubblicazione del volume La metropoli ai margini. Alterità, diversità ed esclusione del dott. Andrea Chiurato - si terrà la tavola rotonda “Diversamente qui. Le voci dei reietti nella narrativa contemporanea”.

L’appuntamento, in programma alle ore 18 in Aula Seminari (Edificio IULM 1), vedrà i professori Paolo Giovannetti e Fabio Vittorini confrontarsi con l’autore sui protagonisti, le forme e le più emblematiche manifestazioni dell’esclusione urbana nella narrativa italiana e statunitense contemporanea.

Tra le molteplici manifestazioni dell’Altro, la figura del reietto è senza dubbio una delle più sfuggenti all’interno dell’immaginario della modernità occidentale. Sin dagli albori dell’"era del confinamento" il diverso da Sé è stato difatti relegato ai margini, isolato e accuratamente celato alla vista, tentando di limitarne la perniciosa influenza affinché non potesse nuocere al resto della società. Oggi come ieri la possibilità di incrociare il suo sguardo ci inquieta non meno di quella di trovarci, volenti o nolenti, a condividerne l’infausta sorte.

Per la medesima ragione la peculiare natura di questo soggetto non ha mai smesso di affascinarci e di incuterci e, al contempo, un timore quasi reverenziale. Il suo volto riflette in negativo il senso d’identità, lo status a cui aspiriamo; la sua voce mette in discussione i valori dei quali siamo pronti a dichiararci strenui difensori solo quando iniziano a vacillare. Quale momento migliore, dunque, per cogliere il mutevole profilo del nostro alter ego se non quello in cui ogni cosa sembra in procinto di dissolversi in aria sottile?

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