Un rimedio contro il "tech-neck"

30 luglio 2021

Poca concentrazione e dolori cervicali, troppo ore con PC e Smartphone. Bere molta acqua può essere una soluzione. Un articolo del Prof. Nicola Sorrentino, Specialista in Scienza dell'Alimentazione e Dietetica e Direttore di IULM Food Academy.

Sono molti i giovani che lamentano dolore cervicale collegato all’uso dei dispositivi tecnologici. È una vera “epidemia della sedentarietà”. Il motivo è presto detto. La lista degli effetti collaterali dell’uso eccessivo della tecnologia si sta allungando. I dispositivi digitali pur avendo agevolato non pochi ambiti della nostra vita quotidiana, hanno attivato delle conseguenze indesiderate sul nostro benessere psicofisico.  Tecnostress, disturbi del sonno e crisi di coppia, non sono gli unici fattori negativi, a questi bisogna aggiungere un insieme di disturbi denominato “tech-neck”. Ovvero, dolori e risentimenti al collo e alla colonna dovuti all’uso prolungato di pc, tablet e smartphone.

È in continuo aumento il numero delle persone che soffrono di mal di schiena e dolori cervicali, da ricondursi alle posture scorrette e alle tante ore passate davanti agli schermi dei dispositivi hi-tech. Un quadro dettagliato è stato fornito dall’Associazione dei Chiropratici Inglesi secondo cui il 40% dei teenager d’oltremanica, tra gli 11 e i 16 anni, ha lamentato questo tipo di dolore collegato, in più di un caso su sette, proprio alla tecnologia. Più della metà dei ragazzi inglesi, inoltre, utilizza lo smartphone a letto con inevitabili conseguenze alla postura, e arrivano a 10 le ore che gli under 30 trascorrono con gli occhi fissi sullo schermo. Ma i rimedi esistono e dagli specialisti arrivano consigli preziosi per la prevenzione del dolore: posizionare il pc all’altezza degli occhi, usare un supporto per il tablet, mantenere una postura corretta e riservarsi intervalli frequenti per alzarsi e camminare. Tra questi anche bere molta acqua. Poter contare su un buon livello di idratazione, infatti, è una condizione imprescindibile per mantenere flessibili i dischi della colonna vertebrale. Tenere un bicchiere d’acqua sempre a portata di mano, sulla scrivania dell’ufficio cosi come a casa, è quindi un’ottima abitudine.

Nelle nostre articolazioni abbiamo un elevato contenuto di acqua che contribuisce alle proprietà ammortizzanti e di lubrificazione in occasione di ogni minimo movimento per questo motivo è necessario bere molta acqua per mantenerci idratati e per mantenere le giuste quantità di liquido sinoviale, responsabile della lubrificazione delle articolazioni durante il movimento. Naturalmente non bisogna sottovalutare il fatto che molte ore passate davanti a uno schermo, senza interruzione e quindi senza bere, possono avere effetti negativi anche sulle capacità cognitive, con una conseguente riduzione della  concentrazione e mal di testa. La letteratura scientifica più recente indica che anche un livello di disidratazione di solo l’1-1,5% può avere effetti negativi sulle nostre capacità cognitive. È importante allora interrompere con brevi e frequenti intervalli le ore che passiamo utilizzando i nostri dispositivi hi-tech, quantomeno per andare a bere un bicchiere d’acqua.

A cura del Professor Nicola Sorrentino, Specialista in Scienza dell'Alimentazione e Dietetica e Direttore di IULM Food Academy.