I Mestieri della Comunicazione

17 novembre 2017
Si è concluso il primo ciclo di sei incontri aperti al pubblico dedicati ai “Mestieri della Comunicazione”. Leggi qui i risultati emersi in termini di profili professionali e di competenze.

I Mestieri della Comunicazione: quale professione intraprendere?”

Si è concluso il primo ciclo di sei incontri aperti al pubblico organizzati dalla Facoltà di Comunicazioni, Relazioni Pubbliche e Pubblicità dell’Università IULM e dedicati ai “Mestieri della Comunicazione”, iniziativa intesa a creare un’opportunità di confronto tra il mondo accademico e quello professionale per fornire agli studenti indicazioni pratiche sul loro futuro.

Quali sono i mestieri della comunicazione? Quali competenze il futuro professionista deve sviluppare? Sono queste le domande principali che hanno alimentato i workshop organizzati dall’Università IULM sul tema “I Mestieri della Comunicazione”. I sei incontri hanno esplorato complesso mondo della comunicazione, focalizzando l’attenzione su sei aree professionali ben distinte: la comunicazione di marketing, la comunicazione corporate nell’industria di marca, la comunicazione del diritto, la comunicazione di pubblica utilità, la comunicazione interna e, infine, le relazioni pubbliche.

Professionisti e accademici si sono alternati e confrontati in un dibattito che ha delineato alcuni nuovi profili e ha soprattutto illustrato le competenze richieste dal settore.

I profili del comunicatore. I nuovi profili del comunicatore delineati dai diversi relatori sono allineati alle tendenze che si stanno delineando nelle imprese. Essi riflettono infatti l’importanza dei big data per i processi decisionali, la rilevanza della creatività per raggiungere i pubblici, la pervasività del digitale nelle relazioni di business e la crescente attenzione verso gli asset intangibili da parte delle imprese.

I ruoli più tradizionali sono quindi affiancati dai seguenti quattro nuovi ruoli professionali:

  1. Data-driven Communication Manager, in grado di coniugare competenze tecnologiche e statistiche con quelle interpretazione e comunicazione.
  2. Creativity Manager, capace di gestire il cambiamento e l’innovazione attraverso strategie di comunicazione creativa trasversali sui diversi media.
  3. Digital Manager, legato alle nuove tendenze in ambito digitale e in cui rientrano nuove professioni quali per esempio Web project manager; User experience designer; Digital strategic planner; Social media manager; Web community manager; Web content sSpecialist; Search engine expert; Programmatic buying specialist.
  4. Reputation Manager, professionista che lavora sugli asset intangibili e in particolare sulla costruzione di consenso, sviluppo di relazioni di valore e advocacy.

Le competenze del professionista del futuro. Le competenze del professionista di comunicazione emerse durante i sei workshop possono essere raggruppate in: competenze cognitive, competenze relazionali e competenze manageriali-specialistiche.

Tra le competenze cognitive viene sempre più richiesto ai giovani laureati una forte propensione al problem solving, alla riflessione critica e alla capacità argomentativa. I professionisti di comunicazione del futuro devono inoltre conoscere le normative del proprio contesto di riferimento e devono avere conoscenze trasversali che possano consentire loro di creare mappe concettuali e collegamenti “ipertestuali”.

A queste vanno aggiunte le competenze relazionali che devono essere sviluppate in termini di capacità di ascolto e di dialogo. Il professionista deve saper lavorare in gruppo, esprimersi al meglio con trasparenza e chiarezza per ottenere fiducia e consenso. Il professionista inoltre deve essere in grado di sviluppare un network di relazioni etiche e di valore.

Infine il profilo ideale del comunicatore deve possedere competenze manageriali-specialistiche. Dal punto di vista manageriale rientrano in questo gruppo la capacità di analizzare lo scenario e identificare i bisogni comunicativi; di gestire tematiche di interesse per l’azienda al fine di evitare possibili criticità; di costruire e gestire asset intangibili, come per esempio la reputazione organizzativa. Il professionista di comunicazione deve essere inoltra capace di gestire il tempo, risorsa sempre più rilevante per qualsiasi organizzazione.

Guarda i video realizzati in occasione dei Workshop