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Vari tipi di digiuno
A chi pensa che quello del digiuno sia un argomento di moda, l’ennesima, si sbaglia. Questa pratica che affonda le radici nella storia dell’Umanità sta dimostrando i vantaggi sul piano della salute, e ultimamente lo si sta studiando anche come vera e propria strategia nutrizionale da abbinare a protocolli di cura delle patologie più diffuse, dal tumore al diabete, oltre naturalmente all’obesità.
Proprio la potenza del digiuno come strumento di prevenzione e di cura ci consiglia di evitare il “fai da te” e farsi consigliare da uno specialista. Per digiuno si intende l’astinenza volontaria da alcuni tipi (o da qualunque tipo) di cibo e/o bevanda per ragioni terapeutiche, spirituali e politiche.
A partire dai primi anni del 2000, anche la comunità scientifica ha iniziato ad interessarsi a questa pratica. Le ricerche hanno così svelato il meccanismo dell’autofagia, ossia l’autodigestione e rigenerazione delle cellule. Il digiuno è un potentissimo induttore di questo meccanismo.
In carenza di nutrienti, infatti, le cellule meno efficienti, perché vecchie, danneggiate o alterate non riescono a sopravvivere e muoiono. Le cellule sane invece vanno incontro a una modifica del loro metabolismo e iniziano a utilizzare altre vie biochimiche per la produzione di energia. Tutto questo “movimento” ha come conseguenza un ringiovanimento generale dell’organismo, una maggiore resistenza agli stress, una riduzione dell’infiammazione, un migliore controllo della glicemia e la promozione della plasticità del cervello. Attenzione però: non vorrei che, dopo aver letto questi risultati entusiasmanti, vi venisse la voglia di smettere di mangiare per testare subito gli effetti del digiuno. Non fatelo! Il solo digiuno, infatti, inteso come astensione dal cibo per uno o più giorni, senza supervisione medica e senza che questo sia inquadrato in un intervento nutrizionale strutturato, non solo potrebbe non dare i risultati sperati, ma, al contrario potrebbe rivelarsi anche controproducente e pericoloso per la salute. Inoltre, per alcune persone il digiuno è controindicato: anziani ultrasettantacinquenni, donne in gravidanza e in allattamento, bambini, adolescenti e persone con una storia di disturbi alimentari. In tutti questi casi, se il digiuno e i suoi benefici vi affascinano, parlatene con il vostro medico o con il nutrizionista, che saprà certamente consigliarvi altre strategie per controllare il peso e migliorare la vostra salute.
Alimentazione a restrizione temporale |
Digiuno intermittente |
Digiuno prolungato |
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Digiuno a giorni alterni |
Dieta mima digiuno |
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Definizione |
Schema alimentare in cui ogni giorno si mangia in una finestra temporale di 8-12 ore o meno e si digiuna nelle restanti ore. |
Schema alimentare in |
Schema alimentare |
Digiuno continuativo per un tempo che va dai 4 ai 7 giorni. Nell’uomo sono disponibili pochissimi studi che analizzano periodi più lunghi di 7 giorni. |
Caratteristiche |
Limitando il numero di ore della giornata in cui è possibile mangiare, spesso si riduce l’introito calorico totale, |
Si digiuna un giorno e si mangia normalmente il giorno successivo. La restrizione calorica avviene solo nei giorni di digiuno, mentre gli altri giorni l’alimentazione è libera. |
I 5 giorni di restrizione calorica sono consecutivi. Durante i giorni di digiuno si evitano, inoltre, diverse categorie di alimenti. |
Durante i giorni di digiuno consecutivi generalmente è consentita solo acqua. |
Come viene praticato |
I due protocolli più utilizzati |
Il protocollo maggiormente utilizzato |
Nei giorni di restrizione |
Non sono disponibili protocolli comunemente impiegati. Si pratica osservando periodi di digiuno di lunghezza variabile, in cui è vietata l’assunzione di cibi solidi. |
