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Salsicce e bistecche che bontà
Vegetariani a parte, chi non ha l’acquolina in bocca pensando a bistecche, salsicce, salami e prosciutti? Sono quei cibi buoni e maledetti, di cui la gola spesso non sa fare a meno. Ma a far passare l’appetito c'è una sfilza di ricerche che ci suggeriscono di assumere la carne rossa e lavorata, come manzo o maiale, e più in generale le proteine animali, con grande cautela.
Chi mangia in media tre porzioni e mezzo di carne rossa a settimana alza il proprio rischio di ammalarsi nei successivi quattro anni del 50%. Per lungo tempo si è pensato che questa maggiore suscettibilità ad ammalarsi fosse causata dall’aumento di peso associato al grande consumo di carni rosse e insaccati, ma non è solo per questo.
È vero che chi mangia molte proteine animali ingerisce anche molti grassi, naturalmente presenti o aggiunti nella lavorazione, e che un eccesso di proteine spesso si accompagna a un eccesso di calorie, ma questo non basta a giustificare l’aumento così marcato del rischio di stare male.
Alcuni studiosi hanno dimostrato che è la carne rossa di per sé ad aumentare questo rischio, indipendentemente dal “fattore sovrappeso”.
Ne bastano poco più di 50 gr al giorno per aumentare il rischio di oltre il 50%. Sto parlando di danni come l’infarto, le ischemie e le malattie cardiovascolari in generale.
Ripercussioni negative si hanno anche sul diabete tipo 2. Le proteine vegetali invece, fanno il contrario: proteggono il cuore, soprattutto quello delle donne.
Preferire una dieta ricca di proteine e grassi di origine vegetale e con pochi zuccheri raffinati abbassa il rischio di malattie cardiache del 30%.
Per questo consiglio sempre buone dosi di fagioli, lenticchie e cereali integrali.
Come condimento olio extravergine d’oliva, meglio se a crudo.
Chi mangia troppe proteine, normalmente, lo fa a scapito di altri alimenti che potrebbero contribuire ad abbassare le probabilità di ammalarsi.
I più sacrificati sono frutta e verdura, la cui scarsa presenza sulle tavole italiane è il più diffuso fattore di rischio cardiovascolare: riguarda ormai ben il 90% della popolazione.
Con la sola alimentazione potremmo prevenire il 30% di molti tumori. Le prove più lampanti riguardano il consumo di insaccati: chi ne mangia grosse quantità aumenta le probabilità di morire prematuramente e di sviluppare tumori.
Si pensa che l’effetto nocivo sia soprattutto legato al sale e alle sostanze utilizzate nella lavorazione.
Le carni bianche, come pollo e tacchino, non hanno invece mostrato effetti negativi per la salute, come anche piccole quantità di carni rosse.
Anche il metodo di cottura incide sul rischio di tumore. Il motivo per cui è preferibile non mangiare la carne bruciacchiata dipende dalla formazione di idrocarburi policiclici aromatici, sostanze altamente nocive e cancerogene, perché aumentano il rischio di tumore al colon e allo stomaco.
Non vuol dire che dobbiamo privarcene completamente: in questi casi, abbinare una buona porzione di verdura limita l’ingresso delle sostanze tossiche nell’organismo, agevola il transito intestinale e apporta antiossidanti, che contrastano la formazione di radicali liberi.
Frutta e ortaggi tengono lontane molte malattie.