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L’obesità e il ruolo dell’alimentazione
L’obesità rappresenta una questione rilevante per l’industria alimentare, che può trarre vantaggio da un maggiore consumo di cibo.
Una persona con un peso maggiore tende a consumare più calorie rispetto a una con un peso nella norma. Questa realtà economica porta inevitabilmente a riflettere su come anche i più giovani possano essere visti come potenziali consumatori nel lungo periodo. Sfruttando la vulnerabilità psicosociale, biologica ed economica dell’acquirente, molte industrie alimentari spingono al consumo di cibi oltre che poco sani anche di scarso apporto nutrizionale. Patatine fritte, dolciumi, snack supercalorici, hot dog iperfarciti, cibi ricchi di sale e salse, insomma il cosiddetto “Junk Food“ o cibo spazzatura è sotto accusa non solo perché possono compromettere la salute fisica ma anche influenzare negativamente il benessere mentale.
L’Italia si trova a fronteggiare un aumento dei problemi legati a scelte alimentari scorrette e stili di vita poco salutari. Attualmente, si stima che circa sei milioni di italiani adulti siano obesi e venti milioni siano in sovrappeso. Allarmante è la situazione tra i bambini: uno su tre è in sovrappeso e uno su dieci è obeso.
Definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei principali problemi della salute pubblica del millennio, l’obesità è un problema sanitario, sociale ed economico. Per l’Occidente è la seconda causa di morte evitabile dopo il fumo. L’obesità è correlata a malattie di tipo cardiovascolare, ipertensione, diabete di tipo 2, ipertrigliceridemia, calcoli biliari, difficoltà respiratorie, osteoartrosi ecc. Per non parlare dello sviluppo dei tumori legato agli squilibri alimentari.
La combinazione di un’alimentazione sbilanciata e l’assenza di attività fisica regolare può avere conseguenze significative sia sulla salute delle persone, compromettendone la qualità della vita, sia sui costi sanitari del paese. In Italia, si stima che la spesa sanitaria legata all’obesità e alle patologie correlate ammonti a circa 25 miliardi di euro ogni anno.
Adottare uno stile di vita sano, basato su un’alimentazione equilibrata e un’attività fisica regolare, non solo favorisce un corretto sviluppo fisico e mentale, ma contribuisce anche a migliorare la produttività lavorativa, a rafforzare il sistema immunitario e a prolungare la durata della vita.
Articolo su Milano Post di Nicola Sorrentino
