Craving, che cos'è la voglia irrefrenabile di mangiare che ci fa ingrassare

Quattro persone su 10 sono scontente del loro peso e del loro girovita. Il nutrizionista spiega come fronteggiare la fame

Al netto delle varie considerazioni, tra i 10 motivi principali per cui gli italiani si sentono stressati, c'è l'aumento del girovita che crea più ansia - in alcune persone — della crisi economica o della scarsa vita sociale.

Durante la pandemia il craving, che indica il desiderio improvviso e incontrollabile di assumere cibo, è diventato consuetudine in molte famiglie. Infatti, viene indicato come principale causa del proprio aumento di peso nel periodo del lockdown. Del resto, tutti hanno consumato più zuccheri e carboidrati, gli italiani che hanno fatto, per la prima volta o più spesso pane e pizza fatti in casa sono aumentati.

Ma che cos'è esattamente il craving?

"È un irrefrenabile desiderio di cibo. Bisogna, però distinguere la fame, dalla voglia irresistibile di mangiare cibo poco salutare", spiega il professor Nicola Sorrentino. "Mangiare e spesso un atto indipendente dallo stimolo della fame, che molte volte ha più a che fare con bisogni psicologici ed emotivi che con quelli dello stomaco".

La fame emotiva

Insomma, non si mangia soltanto perché lo stomaco reclama ma anche per colmare dei vuoti affettivi. "È stato dimostrato che assumendo i nostri cibi preferiti - prosegue Sorrentino - produciamo endorfine, neurotrasmettitori che migliorano l'umore. La noradrenalina stimola l'assunzione del cibo, la serotonina da buonumore e sazietà, la dopamina regola l'equilibrio tra soddisfazione e desiderio di cibo. Gli alimenti ricchi di grassi aumentano la produzione di dopamina, quelli ricchi di zuccheri stimolano la produzione di serotonina".

Quali danni può provocare

Oltre a farci aumentare di peso, il craving può danneggiarci anche in altri modi. "Esistono alimenti 'buoni' per il cervello ed altri che anche se donano una sensazione di piacere durante il loro consumo, alla lunga diventano dannosi". Per esempio, quelli ipercalorici, ad alto contenuto di grassi e zuccheri come hamburger, patatine fritte, brioche, dolci ecc...

"Questi alimenti nel lungo periodo producono effetti negativi sulla neurochimica cerebrale, creando una dipendenza al loro consumo e procurando vere e proprie crisi di astinenza. Oltretutto predispongono a gravi malattie come il diabete, l'ipertensione, l'ipercolesterolemia, l'obesità, le malattie cardiovascolari".

Come evitare di cedere al craving

Uscirne si può prima di tutto evitando di comprare cibi pericolosi ed acquistando confezioni piccole. "Fare scorte di cibo non serve a nulla, anzi permetterà di mangiare anche quando non è necessario", avverte Sorrentino. In effetti, durante la pandemia le abitudini alimentari degli italiani sono cambiate: più cibo, porzioni più abbondanti e soprattutto continui spuntini e snack fuori pasto. Insomma, si è instaurata una nuova food routine frutto di noia, stress, bisogno di consolazione, ansia, ricerca di tranquillità.

No ai divieti, sì a mangiare con equilibrio

E per liberarsi della voglia di mangiare senza motivo, ci sono altri trucchi. "Non bisogna arrivare al pranzo o alla cena con troppo appetito. Prepariamo lo stomaco con un vasetto di yogurt magro o un piattino di verdure come carote e finocchi. Tenere sempre a vista verdure e frutta fresca di stagione che si potranno mangiare in qualsiasi momento", suggerisce Sorrentino.

Saltare i pasti o seguire diete rigide può aiutare chi è vittima di craving?

"No, la filosofia è tutto, ma solo un po'. Dire sempre 'no' a un cibo che si desidera non è la scelta migliore mentre gustarlo in alcune circostanze può diventare la carta vincente", dice il nutrizionista

Quale suggerimento si può dare a chi ha sofferto di craving e fa quindi più fatica a mettersi a dieta? "Limitare i grassi, tenere sotto controllo gli zuccheri e abbondare invece con verdura e cibi ipocalorici, ma nello stesso tempo stuzzicanti e sazianti", spiega Sorrentino.

Articolo di Irma D'Aria pubblicato su la Repubblico Solute il 27 giugno 2021.