I cinema di Milano
Ingresso del cinema nel 1972. L’ Arlecchino è tra le prime sale a nascere dalla conversione di vecchi spazi sotto il livello della strada, in seguito all’attuazione, nel dopoguerra, di piani urbanistici mirati (foto: giusepperausa.it).
Il cinema Arlecchino oggi. Non potendo contare sul lusso delle grandi sale di prima visione, esso ha sempre puntato sul cinema di qualità, anticipando il futuro circuito dei cinema d’essai. Proposta che rimane invariata fino ai giorni nostri.
Il Colosseo nel 1927, pochi anni dopo la sua costruzione su progetto degli architetti Mario Cavallé e Alessandro Rimini (foto: giusepperausa.it.)
Il Colosseo nel 1976. Nato originariamente come cinema di prima visione, viene declassato alla seconda fascia nel dopoguerra, permettendo anche alla classe media di godere dello spettacolo cinematografico in un ambiente di lusso.
Il Colosseo com’è oggi. Diventato un multisala a partire dal 1988, esso è tra i pochi cinema storici di Milano tuttora in attività.
Cinema Wagner negli anni ’50. Annesso alla parrocchia di San Pietro in Sala, il Wagner è esempio dell’importante presenza dei cinema della comunità nell’esercizio milanese (foto: giusepperausa.it).
Cinema Wagner oggi. Da sempre votato alla proposta di cinema di qualità per i membri della sua comunità, in tempi moderni, come molte sale parrocchiali, si occupa prevalentemente dell’organizzazione di rassegne e cineforum.
Cinema Cittanova nel 1948. È tra le sale di terza visione che cominciano a fare la loro comparsa a cavallo tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta, in particolare con l’espansione demografica e la nascita delle periferie (foto: Cittadella degli Archivi del Comune di Milano).
Come altre sale di terza visione anche il Cittanova passa alla proiezione di film pornografici, cambiando nome in Pussycat. Chiudendo nel 2019, il Pussycat rappresenta l’ultima sala a luci rosse di Milano a interrompere l’attività.
Il cinema Excelsior nel 1978. Fondato nel 1905, è tra le prime sale della città meneghina. Emblema della centralità del cinema nelle abitudini della borghesia milanese del dopoguerra (foto: giusepperausa.it).
L’Excelsior oggi. Dopo essersi unito all’adiacente Mignon, per dare vita nel 1999 a una bisala, l’Excelsior chiude definitivamente nel 2007, lasciando il posto a un omonimo luxury store.