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Revue : InterArtes, n° 51, 2024

Diretta da : Laura Brignoli, Silvia Zangrandi

Dipartimento di « Studi Umanistici »

Università IULM - Milano

 

Letterati/e, letteratura e fumetti

 

Dagli anni Sessanta, da quando cioè si sono sviluppati gli studi sul fumetto nel mondo occidentale, si è avuta una crescita esponenziale dei contributi scientifici sul linguaggio e sui suoi autori in diversi ambiti disciplinari. Ricostruzioni storiche, studi sociologici, interpretazioni culturali, analisi semiotiche e linguistiche, comparazioni intermediali hanno offerto in questi decenni un quadro storico, teorico e metodologico in grado di definire il linguaggio, le sue forme, i suoi generi e le sue evoluzioni, il suo dialogo con le altre arti, il suo valore estetico e il suo portato ideologico e culturale. Riteniamo però che ancora molto sia da esplorare e definire, in particolare nel rapporto assai dibattuto negli ultimi anni tra fumetto e letteratura.


Se nei numeri precedenti InterArtes ha indagato la permeabilità dei confini, l’estetica dell’ibrido, il rapporto tra creatività artistica e automazione, con “Letterati/e, letteratura e fumetti” vuole ora contribuire a definire e delineare in maniera empirica, analitica e storica, la ricezione del fumetto tra letterati/e, e le eventuali conseguenze estetiche generali e nelle poetiche e nelle produzioni degli autori e delle autrici.

  • Si tratta in primo luogo indagare, in prospettiva diacronica e sincronica, come i letterati/e stessi/e si sono confrontati/e nel passato e si confrontano tuttora con il fumetto, sia attraverso la riflessione critica, sia come coinvolgimento estetico. 

Con “riflessione critica” intendiamo la ricezione del fumetto tra gli autori e le autrici di letteratura. Il fine è ricostruire il modo in cui il fumetto, come linguaggio e come oggetto estetico, emerge sia in opere saggistiche e pubblicistiche o in epistolari e carteggi, sia in romanzi, racconti o poesie all’interno di processi di tematizzazione, per capire se e come tale confronto abbia influito sulla loro produzione e sull’idea stessa di letteratura. La ricerca può essere svolta focalizzando sia i fenomeni di intertestualità e di metatestualità all’interno della produzione critica e letteraria di un autore o un’autrice, sia la ricezione di un libro o albo a fumetti o di un/a fumettista negli scritti di più letterati. Per limitarci a pochi esempi, pensiamo a  Amélie Nothomb, che ha  in più occasioni dichiarato la sua passione per Tintin di Hergé, arrivando a dichiarare a “Le Soir” nello stesso 2014 di aver addirittura imparato a leggere prima dei tre anni grazie alle sue avventure. A prescindere dalla veridicità dell’affermazione, essa ricorda quella di Italo Calvino nelle Lezioni americane, secondo cui l’autore avrebbe imparato a leggere le storie a fumetti sul “Corriere dei Piccoli” ben prima di andare a scuola, grazie alle figure. Una passione che risale all’infanzia, quindi, come per Ray Bradbury con Buck Rogers e Flash Gordon, o per James Ballard, innamorato delle avventure di Terry and the Pirates e insofferente delle strisce umoristiche degli anni Trenta in Gran Bretagna, apprezzate invece da George Orwell, che loda autori come Nicolas Bentley e Ronald Searle in un articolo del 1949 sull’“Observer”.


- Con “coinvolgimento estetico”, invece, ci riferiamo alla partecipazione di scrittori e scrittrici alla stesura di fumetti, come autori e autrici di soggetti o sceneggiature, o come supervisori di adattamenti dei propri testi, ma anche a eventuali modalità e forme di sperimentazione nate dal confronto con il linguaggio del fumetto, alla ricerca di nuove soluzioni narrative, anche ibride, per storie originali. Anche su questo versante creativo non mancano esempi, come il coinvolgimento di Michel Houellebecq nell’adattamento di La Carte et le territoire, testimoniato anche dai puntuali interventi sulle battute dei personaggi documentati dagli scambi email con il fumettista Alain Dual, allegati al volume uscito nel 2014. Per l’Italia si pensi a Cesare Zavattini, che negli anni Trenta scrive il soggetto per il primo fumetto fantascientifico italiano, Saturno contro la Terra, poi ad autori come Elio Vittorini, Dino Buzzati e Pier Paolo Pasolini per il secondo dopoguerra fino agli anni Sessanta. Dagli anni Ottanta il numero di scrittori e scrittrici coinvolti aumenterà considerevolmente, fino ai nostri giorni, dando vita anche a soluzioni ibride tra prosa e fumetto, come in Sarti Antonio. Come cavare un ragno dal buco (2010) di Loriano Macchiavelli, con Otto Gabos alle matite, sul modello di La straordinaria invenzione di Hugo Cabret dello scrittore americano Brian Selznick (2007). Restando infine in ambito anglofono, tra la fine del XX secolo e il nuovo Millennio, la questione si complica pensando che un autore come Joe R. Lansdale si muove con disinvoltura tra sceneggiature per fumetti e romanzi, e può scrivere un racconto come Batman. Captured by the Engines (1991), mentre dei quattro autori che dai primi anni Ottanta hanno portato il fumetto britannico all’attenzione internazionale, ovvero Alan Moore, Neil Gaiman, Jamie Delano, Dave McKean, i primi tre sono anche autori di romanzi in prosa, per adulti o per ragazzi. Bastino quindi questi esempi per indicare un territorio assai vasto e ancora in larga parte da esplorare scientificamente.


  • In secondo luogo, “Letterati/e, letteratura e fumetti” intende dedicare una sezione ad analisi di adattamenti e riscritture a fumetti di classici della letteratura moderna e contemporanea. In effetti, adattamenti e riscritture sono ambiti di ricerca che da diversi anni vantano significativi contributi teorici ed empirici, ma il fumetto risulta ancora un linguaggio affrontato meno di altri. Per quest’ultima sezione specifica, tra i tanti esempi possibili, basti ricordare il recente lavoro di Fred Duval e Florent Calvez, Sept Personnages (2021), crossover a partire dalle commedie di Molière, il graphic novel di Posy Simmonds che ripensa Madame Bovary (Gemma Bovery, 1999) e quello di Marino Magliani e Marco D’Aponte che nel 2021 riscrivono a fumetti La luna e i Falò integrandovi la narrazione degli ultimi giorni di Pavese, o ancora, l’adattamento di Cuore di tenebra da parte di Peter Kuper sempre nel 2021.


Modalità

I testi proposti, che avranno un impianto teorico o analitico con premesse teoriche, devono essere inediti e redatti in word, nel rispetto delle norme editoriali della rivista, pubblicate sul sito.


Lingue accettate: italiano, inglese, francese, spagnolo.


Gli articoli vanno inviati, accompagnati da una breve notizia bio-bibliografica, entro il 30 luglio 2024 all’indirizzo : interartes@iulm.it



Il n.4 della rivista ospiterà gli Atti del Convegno «Marguerite Yourcenar entre la construction de l’oeuvre et la vérité de l’art», svoltosi a Milano (IULM) il 26 e 27 ottobre 2023.

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