Industrie creative e Cina: prospettive accademiche e professionali

Internazionale - Data pubblicazione 25 luglio 2023 - Data evento 18 settembre 2023

Dal 18 al 20 settembre si terrà la IULM Flow Autumn International School IULM - ICCF

Industrie creative e Cina: prospettive accademiche e professionali
Le industrie creative rappresentano un tratto distintivo dei nostri tempi. Esse sono sempre più centrali non solo per via del crescente impatto economico, ma anche per la forte influenza culturale, politica e sociale in relazione a stili di vita e identità individuali e nazionali. Questo ciclo di incontri, che si svolgerà in lingua inglese online dal 18 al 20 settembre 2023, si focalizzerà su sei degli ambiti più importanti connessi alle industrie creative: Moda, Design, Food, Comunicazione, Cinema e Turismo. Grazie alla loro vasta esperienza, docenti IULM e testimoni aziendali ci aiuteranno ad approfondire la comprensione di questi settori chiave, fornendo un aggiornamento sullo stato dell'arte e sulle tendenze di ciascun settore insieme a casi applicati nel contesto cinese. Questo percorso è sviluppato in partnership con Italy China Council Foundation con il coordinamento progettuale di Francesco Boggio Ferraris, Direttore della Academy ICCF, e Silvia Ravazzani, Professoressa Associata in Management presso l'Università IULM.

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Lunedì 18 settembre 9.00 - 11.00 ambito "Moda"

  • Saluto inaugurale a cura del Presidente di Italy China Council Foundation, Mario Boselli
  • Apertura dei lavori a cura di Francesco Boggio Ferraris, Direttore della Academy Italy China Council Foundation e Prof.ssa Silvia Ravazzani, Professoressa Associata in Management dell'Università IULM

Relatori

  • Prof.ssa Annamaria Esposito - Professoressa associata di Economia e gestione delle imprese (Università IULM)
  • Dott. Angelo Cruciani - Fondatore e Direttore Creativo di YEZAEL (ICCF)

La moda italiana è una componente essenziale dell'economia creativa, unendo produzione e creatività. L'Italia, con una lunga tradizione nel design e nella produzione di moda, è un pilastro nell'industria della moda globale. Il settore si estende dal prêt-à-porter all'alta moda, dalle calzature agli accessori, contribuendo significativamente al PIL italiano e sostenendo milioni di posti di lavoro. Milano è la capitale italiana della moda e uno dei principali centri mondiali insieme a Parigi, New York e Tokyo. Altre città italiane come Firenze, Roma e Venezia hanno un ruolo importante nel settore.
La Cina è coinvolta attivamente nel dialogo con l'industria della moda italiana, emergendo come un trendsetter invece di un semplice seguace delle tendenze. L'ascesa di China Chic testimonia l'aumento di marchi cinesi di alta qualità che stanno conquistando il mercato locale.
In un contesto in cui gli acquirenti diventano più ricchi e selettivi, i marchi globali devono sviluppare nuove strategie e strumenti per avvicinarsi al settore della moda cinese in crescita. Questa sinergia tra Italia e Cina sta definendo nuove tendenze e aprendo nuove opportunità per l'industria della moda a livello globale.


Lunedì 18 settembre 11.00 - 12.30 ambito "Design"

  • Dott. Matteo Pirola - Ricercatore in Design e Docente di Arte e Design, Eventi per le Industrie Creative, Architettura degli Interni e Allestimento (Università IULM)
  • Arch. Massimo Roj - Fondatore e Amministratore Delegato "Progetto CMR"

Il design è una disciplina storica e mutevole, riflettendo esigenze sociali ed economiche. Design è una parola inglese con profonde radici latine, che si struttura attraverso due fattori indispensabili: Innovazione e Creatività. In Italia, il Made in Italy rappresenta qualità manifatturiera e Milano è la capitale del design internazionale, ospitando il Salone del Mobile, con oltre 2.000 espositori e 300.000 visitatori nel 2023. Il settore design italiano, composto da 70.000 aziende, è un driver di riconoscimento globale, con l'export che contribuisce al 50% del fatturato totale. Milano è centro di istituzioni e scuole di design. Il turismo durante il Salone del Mobile ha incrementato transazioni del 33% rispetto all'anno precedente, segnando un recupero del 98% rispetto al 2019, attrattivo soprattutto per i turisti cinesi. Il design facilita il dialogo tra Occidente e Oriente, con una crescente preferenza dei consumatori asiatici, soprattutto cinesi, per prodotti con elementi di design, spaziando dall'arredamento all'industria.

Martedì 19 settembre 9.30 - 11.00 ambito "Food"

  • Prof. Vincenzo Russo - Professore di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing e Direttore scientifico del Master in Food and Wine Communication (Università IULM)
  • Avv. Alessia Pastori – Head of China Desk di EY Italia. Membro del China Overseas Investment Network (COIN)

Le scelte alimentari dei consumatori sono influenzate da emozioni, atteggiamenti e valori complessi. Il "neuromarketing" utilizza la neuroscienza per studiare oggettivamente il comportamento dei consumatori, incluso il neuromarketing alimentare. Il Centro di Ricerca sul Neuromarketing "Behavior and Brain Lab IULM" si focalizza su questo, cercando di applicarlo al neuromarketing alimentare, analizzando le attività cerebrali. L'obiettivo di questo seminario è (a) esplorare le teorie alla base del neuromarketing, le sue tecniche e vantaggi, con particolare riferimento agli studi alimentari; e (b) suggerire come applicare questo approccio nel marketing alimentare, specialmente attraverso metodi non invasivi.
Nel frattempo, la Cina è il principale importatore di cibo e bevande dal 2011, con un mercato in crescita grazie a nuove tendenze come il social commerce e la sostenibilità. Le importazioni aumentano grazie all'aumento dei redditi, ai viaggi all’estero e alle app per la consegna di cibo. I consumatori cinesi, soprattutto la nuova generazione, seguono abitudini alimentari diverse e le normative sono più rigorose, con standard di alta qualità e regole definite.

Martedì 19 settembre 11.00 - 12.30 ambito "Comunicazione"

  • Prof.ssa Maria Angela Polesana - Professoressa associata di Sociologia dei processi culturali e comunicativi (Università IULM)
  • Dott. Luca De Fino - Managing Director di HyLink

L'industria della comunicazione italiana è concentrata principalmente nella regione Lombardia, con Milano come la capitale della comunicazione del paese, ospitando oltre il 50% delle aziende del settore. La trasformazione digitale, accelerata dalla pandemia di COVID-19, ha avuto un impatto significativo su questa industria, portando all'aumento dei servizi legati al social media management, SEO, SEM, analisi dei dati e comunicazione digitale. Le donne rappresentano circa la metà della forza lavoro in questo settore, rendendolo il più femminilizzato in Italia.
Per affrontare il mercato cinese, le aziende devono adottare strategie di comunicazione specifiche e costantemente aggiornate, considerando le sensibilità culturali e il diverso sistema di valori. L'ecosistema digitale cinese richiede approcci omnichannel per il marketing e la comunicazione dei marchi occidentali in Oriente e viceversa. Questo intervento si concentra su queste dinamiche, fornendo nuovi punti di vista per le aziende che operano tra l'Occidente e la Cina, tenendo conto del vasto numero di netizen presenti nel Paese asiatico.

Mercoledì 20 settembre 9.30 - 11.00 ambito "Cinema"

  • Dott.ssa Chiara Grizzaffi - Assegnista di ricerca nell’area della produzione cinematografica italiana (Università IULM)
  • Dott. Sergio Basso - regista cinematografico e teatrale, sceneggiatore e scrittore

Il cinema come industria creativa è un'interessante combinazione tra prodotto commerciale e opera artistica e culturale. Il processo di produzione cinematografica coinvolge diverse professionalità e segue vari modelli di sviluppo. L'intervento analizzerà la filiera produttiva e distributiva del cinema, esaminando l'impatto post-pandemia, i poli produttivi e le sfide future, con particolare attenzione al contesto italiano.
L'industria cinematografica e audiovisiva cinese ed europea vantano una prestigiosa e culturale tradizione autoriale e sono impegnate nella sperimentazione tecnologica e nuove forme espressive che includono cinema, serie web e videogiochi. La cooperazione tra queste due realtà ha portato a produzioni condivise e accordi che favoriscono l'accesso al mercato cinese e promuovono la cultura cinematografica, il turismo e l’economia di entrambi i Paesi. Tuttavia, il percorso verso una cooperazione reciproca e fluida è ancora in fase di sviluppo.

Mercoledì 20 settembre 11.00 - 12.30 ambito "Turismo"

  • Dott.ssa Martha Friel - Ricercatrice di Economia e gestione delle imprese (Università IULM)
  • Dott. Stefano Generali - Managing Director di Intarget: China

La presentazione esplorerà i legami tra le industrie creative del Made in Italy e il turismo, focalizzandosi su strategie di place branding, sostegno all'export e innovazione delle esperienze locali. Si analizzeranno anche le implicazioni in termini di nuove professioni e competenze richieste dal mercato.

Fino al 2019, il turismo cinese in uscita verso l'Unione Europea era in crescita con oltre 11 milioni di arrivi di turisti cinesi, ma la pandemia COVID-19 ha causato un calo significativo. Con la graduale ripresa delle restrizioni ai viaggi, si prevede un ritorno del turismo cinese verso l'UE. Nell'era post-Covid, i turisti cinesi preferiranno viaggi in piccoli gruppi di familiari e amici, cercando compagnia ed esperienze autentiche in destinazioni fuori dai sentieri battuti. La cultura è un motore fondamentale per il turismo cinese in questa nuova fase