L’adattamento musicale

Responsabile: Fabio Vittorini

Anno 2023

La teoria estetica afferma con sempre maggiore universalità che qualsiasi opera d’arte non nasce dal nulla, bensì ha una genesi intertestuale. Ogni opera è, almeno in piccola parte, un adattamento: un rifacimento, una trasposizione (per usare categorie generalissime), o una riscrittura, una traduzione, un remake (per usare categorie più specifiche).

Tra le innumerevoli forme dell’adattamento, riveste un particolare interesse l’adattamento che coinvolge la musica. Può coinvolgerla in quanto ipotesto, nei casi in cui un’opera originariamente musicale venga assunta in un rifacimento che aggrega ad essa nuovi ulteriori strati in un diverso assetto mediale, come ad esempio un balletto, una pièce teatrale, un film. Oppure può coinvolgerla nell'iper- o metatesto, quando la musica contribuisce all’adattamento di un ipotesto originariamente non musicale: ad esempio nel passaggio dal teatro di prosa al melodramma. Oppure ancora, la musica può essere coinvolta in un passaggio da ipotesto a ipertesto entrambi musicali, ma diversi: ad esempio nell’adattamento da musical teatrale a film musical.

La ricerca indaga quali differenti funzioni assume la musica lungo i processi di adattamento. Come essa contribuisce alla costruzione, alla comunicazione, alla rappresentazione, alla narrazione, interagendo con le altre arti e con gli altri sistemi di comunicazione. È interessante quando la musica si integra in costrutti che sono radicalmente intermediali, in cui cioè l’interazione modifica la natura originaria degli strati testuali convergenti. Lo speciale statuto semiotico della musica, non direttamente rappresentativo come l’immagine o significante alla maniera del linguaggio, invita gli autori di adattamenti musicali a un ripensamento fondamentale degli equilibri semiotici del nucleo ipotestuale soggetto a rifacimento.

Nella ricerca le varie forme dell’adattamento musicale sono trattate, con approccio interdisciplinare, da musicologi insieme a studiosi di letteratura, di cinema, di media. Le forme indagate vanno dal madrigale secentesco all’odierna installazione multimediale, attraverso il cinema muto e sonoro e di animazione, la canzone (e le cover), le serie televisive, il fumetto.