Inaugurazione dell’anno accademico

16 marzo 2016
Rivivi la cerimonia di apertura dell’anno accademico 2015/16 attraverso le parole del Rettore, Mario Negri, e gli interventi di ospiti illustri.

Sguardo sempre più internazionale, forte spinta alla ricerca e legame ancora più intenso tra formazione accademica e mondo del lavoro. Ma anche un coinvolgimento più intenso degli studenti nella vita dell’Ateneo. Su questi pilastri si fonda l’architrave del futuro firmato IULM. A tracciare le strade che l’Ateneo è pronto a percorrere è stato il presidente del Consiglio di Amministrazione, Giuseppe Di Lella, aprendo la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2015/16.


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Un orizzonte programmatico rafforzato dal Rettore, il Professor Mario Negri, secondo cui “il tema dell’internazionalizzazione non è una mera etichetta programmatica, bensì è in avanzata fase di progettazione un percorso magistrale interamente in lingua inglese per l’anno accademico 2017/18”.

Acceleratore schiacciato anche sul fronte della collaborazione tra Università e mercato del lavoro, affinché sia consolidata la vocazione IULM quale collante con il mondo delle professioni. “Le statistiche - ha aggiunto il Rettore - testimoniano la qualità della nostra formazione, se si considera sia la precocità delle assunzioni dei nostri laureati, sia il prestigio stesso degli incarichi che ricoprono”. Del resto,  secondo i dati Almalaurea 2014, a un anno dal titolo di dottore lavora il 54,4% dei laureati triennali IULM, contro una media nazionale del 43,2%. Così come, sempre a un anno dal titolo, lavora il 74,8% dei laureati magistrali IULM, contro una media del 68,7%.

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La cerimonia, che si è svolta mercoledì 16 marzo nell’Auditorium dello IULM Open Space, è stata l’occasione per riflettere sullo stato di salute della democrazia culturale in Italia, grazie alla prolusione tenuta dal professor Gianni Canova, preside della Facoltà di Comunicazione, relazioni pubbliche e pubblicità. Nella sua radiografia delle cause che hanno contribuito al deserto culturale nel nostro Paese, il professor Canova ha attribuito una pesante responsabilità “ai grandi media e alla politica”, così come ha riservato “una non piccola parte di colpa agli intellettuali e ai professori universitari” perché, per anni, “il nepotismo è stato il principio ispiratore”. “Abbiamo reso la cultura conformistica odiosa. Non siamo stati capaci – ha concluso Canova - di far che la cultura sia dove meno te l'aspetti, non abbiamo lasciato spazio all'incanto”.

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Tra gli ospiti illustri della cerimonia, Ornella Barra, Executive Vice President di Walgreens Boots Alliance e President and Chief Executive of Global Wholesale and International Retail. E’ stata proprio lei a rivolgere un consiglio agli studenti dell’Ateneo su come costruire una carriera internazionale  e una leadership di successo. 


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Sul palco dell'Auditorium hanno preso la parola il Professor Marco Mancini, capo dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca al MIUR e Nicolò Raspanti, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Amministrazione, il cui sogno è “una classe studentesca che partecipa alla vita dell'Ateneo”.


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