Inaugurazione Anno Accademico

28 febbraio 2019
Giovedì 28 febbraio, alla presenza del Presidente della Repubblica, si è tenuta l'inaugurazione dell'anno accademico. Master ad honorem a Roberto Vecchioni. Riguarda qui la cerimonia.

 “L'amore per la cultura è amore per sé stessi, amore per il futuro, il  proprio e quello comune".  Sono le parole con cui il Presidente della Repubblica ha salutato gli studenti  e i professori presenti oggi all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università IULM, che  – proprio come ha ricordato il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Professor Giovanni Puglisi - il prossimo 20 marzo compirà cinquant'anni.

 Il Capo dello Stato – ospite d’eccezione della cerimonia  - ha invitato i presenti a non essere prigionieri del presente e a guardare avanti: “Io non aspiro a che il nostro Paese ragioni in termini di secoli; sarebbe ampiamente sufficiente, e sarei pienamente soddisfatto, se si ragionasse in termini di decenni, con una capacità di essere pronti per affrontare il futuro, per progettarlo”. 
Il discorso completo si può consultare a questo link.

Una cerimonia toccante in più momenti come quando nell’Auditorium di IULM 6 è risuonata la vibrante voce dell’attore e regista Marco D'Amore che ha accompagnato le immagini della docu-fiaba ispirata alle Metamorfosi di Ovidio, tradotte in napoletano arcaico. Immagini tratte da un film che proprio alcuni studenti IULM del Corso di Laurea Magistrale in Televisione, cinema e new media, stanno realizzando in questi mesi a Scampia. “L’idea che abbiamo in mente – ha detto il Rettore, Professor Gianni Canova – è quella di un’Università che metta in movimento le menti e i corpi dei suoi studenti, che metta in cortocircuito Milano e Scampia, Ovidio con il cinema, il latino con il napoletano. Un’Università che usa i classici per leggere il presente. Se il presente non si affronta con gli strumenti cognitivi, ermeneutici ed emotivi che la nostra tradizione culturale ci ha consegnato, rischia di risultare indecifrabile e di precipitare nel caos”.

L’inaugurazione del 50° Anno Accademico della IULM è stata l’occasione per conferire il Diploma ad Honorem del Master in Arti del Racconto al Professor Roberto Vecchioni per "aver raccontato mezzo secolo di vita italiana e saputo riconciliare le sonorità popolari della canzone con le remote origini orali della poesia. Nonostante lo straordinario successo professionale, per trent’anni  non ha mai abbandonato la sua cattedra di insegnante al Liceo Beccaria di Milano, alimentando la nostra speranza che studiare, insegnare, narrare e cantare possano essere una cosa sola”. Dopo aver cantato L’Infinito, canzone tratta dal suo ultimo album omonimo e ispirata alla celebre poesia di Giacomo Leopardi, il cantautore ha tenuto una prolusione sui temi della cultura come dialogo e come riscoperta delle nostre radici.

Sapere e saper progettare il futuro. È su questi pilastri che si fonda l’insegnamento alla IULM, che negli ultimi dieci anni è l’Università lombarda che è cresciuta di più, non solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi e reputazionali. “I laureati IULM – ha ricordato il Rettore – trovano lavoro in percentuali che superano tra il 10 e il 20% la media nazionale, affermandosi soprattutto nel campo delle professioni creative e organizzative che hanno a che fare con la comunicazione, con i suoi linguaggi e con le sue strategie”.

Alla cerimonia ha partecipato anche la rappresentante degli studenti in Senato Accademico, dottoressa Martina Bosin, la quale - dopo aver ringraziato il Presidente della Repubblica  - ha ricordato nel suo breve intervento come l’Università IULM diventi per gli studenti sinonimo di casa e di crescita.  

La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico ha aperto ufficialmente  i festeggiamenti per il 50° Anniversario dalla Fondazione dell'Università IULM. Sarà un anno ricco di appuntamenti con cui l’Ateneo sottolineerà  il suo sempre più profuso impegno nell’ambito della Terza Missione con l’offerta della rassegna “Teatro 50” - con ospiti del calibro di Marco Baliani, Ottavia Piccolo, Giacomo Poretti e Lella Costa –  due cicli di Masterclass - a cura del Laboratorio delle Idee del prof. Mauro Ceruti - e una mostra dal titolo “I 50 anni della IULM”.