El Salvador: 25 anni dalla pace

Data pubblicazione 20 aprile 2017 - Data evento
Mercoledì 26 aprile, in Aula Seminari, Seminario di Storia contemporanea sul processo di pacificazione e democratizzazione in El Salvador.

Mercoledì 26 aprile l’Università IULM, in collaborazione con il Consolato salvadoregno e la Red Consular Latinoamericana en Italia del Norte, organizza il seminario La fine della guerra: civili e comunità internazionale a 25 anni dagli accordi di pace in El Salvador.
L’appuntamento, in Aula Seminari alle ore 10.30, sarà l’occasione per una riflessione sul processo di pacificazione e democratizzazione di El Salvador, il più piccolo dei paesi dell’America centrale, incastonato tra Guatemala, Honduras e Nicaragua.

Dopo i saluti del Prorettore Vicario prof. Angelo Turco, della Console generale di El Salvador a Milano Karla Georgina Martínez e della Console del Messico e coordinatrice del Gruppo consolare Marisela Morales, l’incontro si articolerà attraverso una tavola rotonda coordinata dal prof. Massimo De Giuseppe, docente di Storia contemporanea alla IULM, che riunirà testimoni ed esperti. Tra questi lo scrittore Rafael Díaz Berríos, autore del recente volume El renacer de El Salvador (2017); Gilberto Bonalumi, oggi Scientific advisor per l’America latina dell’Ispi, che all’epoca promosse per il governo italiano sia il processo negoziale sia il programma per i rifugiati e sfollati (Prodere) dell’agenzia Onu per lo sviluppo (UNDP); Bruno Marasà, oggi responsabile dell’Ufficio informazione del Parlamento Europeo, che seguì il caso come membro della commissione esteri della Cee, e Gianni Beretta, reporter della televisione svizzera (Rsi-Ch), autore del documentario Il risarcimento (2016) – che sarà presentato nel pomeriggio all’interno del Micri - dedicato alla figura di Romero e alla storia di El Salvador attraverso voci e testimonianze dirette.  

Il conflitto, iniziato alla fine del 1980 e costato la vita a circa 80.000 persone (in gran parte civili e di estrazione rurale, tra cui molte donne e bambini), si era intrecciato a una nuova fase di dura confrontation bipolare ed era seguito a un triennio di costante escalation delle violenze. Tra queste si ricorda anche il simbolico assassinio dell’arcivescovo di San Salvador, Óscar Arnulfo Romero, avvenuto il 24 marzo del 1980, data dichiarata nel 2011 dalle Nazioni Unite “Giornata internazionale per il diritto alla verità nei casi di gravi violazioni dei diritti umani”.

La vicenda salvadoregna, segnata da massacri eclatanti come quelli di El Mozote o del Río Sumpul, ebbe un grande impatto mediatico internazionale, testimoniato da una lunghissima serie di libri, reportage, inchieste, denunce, documentari e film (da Salvador di Oliver Stone a Voces inocentes di Luis Mandoki).

Gli accordi di pace, firmati nel 1992 nel castello messicano di Chaputlepec al crepuscolo della guerra fredda, sancirono il tentativo del paese di avviare un complesso processo di pacificazione e democratizzazione e videro un coinvolgimento diretto dell’Onu e di una serie di altri attori negoziali, nonché il varo di una sperimentale Commissione della verità che facesse luce su massacri e violenze.

Da allora il processo di democratizzazione di El Salvador è proseguito, all’insegna di una compiuta alternanza politica tra coalizioni di destra e di sinistra e di piani di rilancio economico, pur in un contesto sociale e geopolitico difficile, segnato da crescenti flussi emigratori.
Milano in tal senso non è una sede casuale per questo seminario, essendo stata, fin dai primi anni Ottanta, una delle principali mete europee di asilo per i salvadoregni in fuga dalla guerra.

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