Alla scoperta della Via Gallica

28 febbraio 2017
Un contenitore di informazioni storico-artistiche e di contenuti multimediali innovativi: questo e molto altro è la App Via Gallica realizzata da Archeoframe.

Dopo la presentazione alla stampa che si è tenuta lo scorso novembre al Palazzo Pirelli di Milano, l'app 'Via Gallica', realizzata da ArcheoFrame IULM verrà presentata anche a Bergamo venerdì 3 marzo, alle ore 17,15, nella Sala Curò del Museo Archeologico di Piazza Cittadella.  L'applicazione è stata realizzata nell'ambito del progetto di ricerca applicata finanziato dalla Regione Lombardia con il sostegno della Soprintendenza Archeologica della Lombardia, del Polo Museale Regionale della Lombardia e di quattro musei archeologici lombardi (Civico Museo Archeologico di Milano, Museo Archeologico Paolo Giovio di Como, Civico Museo Archeologico di Bergamo, Museo Santa Giulia e Brixia. Parco archeologico di Brescia romana).  

Il Laboratorio Archeoframe nell'ultimo anno si è concentrato nella realizzazione di questa app multimediale dedicata alla riscoperta dell’antica via Gallica con l’obiettivo di valorizzare un itinerario culturale, archeologico e turistico che collega Como, Milano, Bergamo, Brescia e il lago di Garda, oltre a una ventina di località minori. 

47 tappe, 24 Comuni coinvolti, 6 grandi città, 18 fra borghi e piccoli centri urbani, 4 diocesi, 1 sito Unesco, 18 musei, 2 ecomusei, 20 parchi e aree archeologiche, 10 itinerari urbani: queste le cifre di un nuovissimo itinerario culturale che attraversa la Lombardia dal lago di Garda al lago di Como lungo il tracciato ideale dell’antica Via Gallica. Una strada che in età romana e nei primi secoli del medioevo ha visto l’avvicendarsi di imperatori, re, eserciti, pellegrini, commercianti, migranti e persone comuni, ognuno in viaggio per un diverso motivo.

A raccontarlo e a ricostruire il paesaggio nelle diverse epoche storiche sono quattro testimonial d’eccezione: uno scrittore, un santo, una principessa e una regina, ciascuno legato a uno dei quattro centri urbani principali (Milano, Bergamo, Brescia, Como). Plinio il Giovane, Sant’Alessandro, Serena e Ansa sono i personaggi storici protagonisti della finzione narrativa che accompagna nel viaggio proposto dalla App “Via Gallica”, disponibile gratuitamente in versione bilingue (italiano e inglese) su App Store e Google Play.

Il patrimonio storico-archeologico delle località situate lungo il tracciato è illustrato nella App grazie a un linguaggio innovativo e a contenuti multimediali che invitano a mettersi in cammino e a compiere un viaggio nel tempo: ricchissime gallerie fotografiche e videoclip che risvegliano il senso di maestà ispirato dalle ampie vedute dei diversi paesaggi collinari, lacustri e metropolitani o rievocano le sensazioni del contatto con le pietre e il legno sapientemente scolpiti dai nostri antenati, audioguide per compiere gli itinerari urbani in compagnia dei testimonial, manufatti che riprendono vita in modelli 3D e invitano a proseguire la scoperta nelle sale dei musei. Agili mappe interattive presentano il tracciato e le tappe, suggerendo itinerari cronologici e tematici o permettendo la pianificazione di un’esperienza di visita personalizzata.

Nato per raccogliere l’eredità di Expo 2015, il progetto s’ispira ai principi del turismo sostenibile e dell’uso consapevole delle nuove tecnologie, con l’intento da un lato di muovere i flussi dai nuclei urbani principali alle aree periferiche e, dall’altro, di stimolare la ricerca di indizi per la lettura e la ricostruzione storica del paesaggio antropizzato. In questo senso l’itinerario fornisce un importante strumento di riscoperta della propria identità ai cittadini della fascia pedemontana lombarda, un territorio che nel pieno fermento delle attività del terziario ha spesso rinnegato le proprie gloriose radici, ma che ha anche saputo offrire straordinari esempi di continuità o di recupero delle tradizioni qualora abbia messo al centro il ricco patrimonio culturale, agricolo e artigianale che da millenni lo caratterizza. La diffusione dell’itinerario coinvolge tutti i soggetti attivi a vario titolo nelle diverse tappe, contribuendo alla costruzione di una rete di relazioni quanto mai utile per il potenziamento dell’industria e del turismo culturale in Lombardia.

Attività di promozione in itinere sono già state condotte sui social network (Facebook e Instagram) all’interno del laboratorio didattico Archeotelling: gli studenti IULM del Corso di  Laurea Magistrale in Arti, Patrimoni e Mercati si sono trasformati per un semestre in una redazione multimediale.

Durante la conferenza stampa di venerdì sarà presentata l’APP, con un particolare approfondimento sulla città di Bergamo, di cui sono illustrati nell’APP i seguenti siti: Via Arena, le Mura, la Torre Civica, il Museo Archeologico, gli scavi presso il Relais San Lorenzo, la Via Colleoni, Piazza Vecchia, il Museo e Tesoro del Duomo, Santa Maria Maggiore, Santa Croce, l’area Archeologica di Vicolo Aquila Nera, Piazza Mercato del Fieno, San Michele al pozzo bianco, la Rocca, la chiesa di Santa Grata inter vites.