Il corso è suddiviso, in base ai temi fondamentali dei Public Affairs e della Comunicazione istituzionale, in 4 moduli didattici interamente rivisti ogni anno per tenere conto della vivace evoluzione della materia.
Verrà fornita una infarinatura generale sulle istituzioni e i processi decisionali, offrendo una panoramica sull’inquadramento giuridico, gli elementi di diritto parlamentare, i livelli istituzionali territoriali. L’impronta fortemente professionalizzante del corso la si riscontra già a partire dal secondo modulo, che è stato ideato come un laboratorio di drafting normativo. Il corso introdurrà i partecipanti al tema, di grande attualità, dell’advocacy: processo che mira a dare sostegno pubblico a un’idea, a un modello di comportamento, a una specifica iniziativa. In particolare, verranno affrontati tutti gli argomenti afferenti al lobbismo, analizzando specifici casi, inquadrando le diverse tipologie di lobbying e definendone le nuove frontiere.
Grazie all’impronta professionalizzante del corso i partecipanti potranno capire a fondo:
- come mappare i gruppi d’interesse e i gruppi di pressione,
- come gestire lo stakeholder engagement,
- come impiegare i big data e la business intelligence per i Public affairs;
- come strutturare un efficace piano di lobbying.
Il progetto finale metterà alla prova i partecipanti al corso professionale, che saranno impegnati nella redazione di un piano di lobbying, mettendo in pratica quanto appreso durante il corso.
Ai partecipanti del corso sarà riservata la partecipazione (facoltativa) a un programma di assessment delle soft skills e di sviluppo delle competenze per colmare le aree di debolezza emerse, anche con il supporto di un coach certificato.
Ai fini della formalizzazione dell’iscrizione, è necessario svolgere un colloquio motivazionale con il Direttore Scientifico del corso, Prof.ssa Stefania Romenti.