Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte inizia a fotografare alla fine degli anni sessanta. Si dedica alla relazione tra luogo e identità dell'uomo, e al destino dell’Occidente, con i volumi: Giardini e paesaggi ,1983, Terra del ritorno, 1989, Penisola delle figure, 1993, Westwards, 1996, Ai confini del mare, 1999, Milano. Cerchi della città di mezzo, 2000, Pellegrinaggi occidentali, 2000, Frammenti dalla Rocca-Cefalù, 2002, Dolce è la luce, 2003, Abitare il mondo: EuropE, 2004, Berlin. Figure, 2004, Attraverso la pianura, 2005, Senza foce, 2005, Come un enigma_Venezia, 2006, Nascosto in prospettiva, 2007, In Berlin, 2009, L’altro_Nei volti nei luoghi, 2010-11.Queste opere sono state accompagnate dai testi dei poeti e scrittori Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Luca Doninelli, Umberto Fiori, Roberto Mussapi, Giovanni Raboni, Davide Rondoni e dai testi critici di Gianni Canova, Michele Cometa, Kurt Forster, Enrico Gusella, Silvano Petrosino, Elena Pontiggia, Arturo Carlo Quintavalle, Roberta Valtorta, Francesco Zanot. Nel 1983 viene chiamato dall’arch. Pierluigi Nicolin a collaborare alla rivista “Lotus International” e nell’anno successivo, su incarico dell’arch. Josef Kleihues, fotografa la nuova Berlino edificata dall’IBA. Le immagini berlinesi vengono esposte nelle più importanti gallerie europee e americane, tra cui il Deutsches Architekturmuseum di Frankfurt, il Museo di Arte Contemporanea di Caracas, la Triennale di Milano, la Biennale di Venezia. La fotografia di architettura di Giovanni Chiaramonte attraversa consapevolmente la parabola del Moderno, analizzando le opere di K.F. Schinkel, A. Antonelli, M. Piacentini, G. Muzio, G. Ponti, M. Van der Rohe, D. Pikionis, S. Lewerentz, P. Portoghesi, J. Nouvel, O. Niemeyer, J. Stirling, A. Siza, F.O. Gehry. Per le sue fotografie di architettura hanno scritto Phil Johnson, Oswald M. Ungers, Kurt Forster, Mirko Zardini., Sebastiano Brandolini, Gianni Braghieri, Paolo Zermani. Il 25 ottobre 2005 gli viene conferita la laurea Honoris Causa in Architettura dall’Università degli Studi di Palermo, per la ventennale collaborazione sul tema della città e dell’abitare con le riviste e le istituzioni nazionali e internazionali. Nel 2006 gli viene assegnato il Primo Premio Friuli-Venezia Giulia per la Fotografia e nel 2007 l’Oscar della Fotografia di Benevento. Giovanni Chiaramonte ha fondato e diretto collane di fotografia per Jaca Book, Federico Motta Editore, Società Editrice Internazionale ed Edizioni della Meridiana, Ultreya-Itaca, accompagnando il suo lavoro artistico con una riflessione storica e teoretica con saggi e volumi dedicati agli autori a lui più vicini, tra cui Paul Strand, Minor White, Eugene Smith, Robert Frank, Paolo Monti, Mario Carrieri, Andrej Tarkovskij, Joel Meyerowitz, Wim Wenders, Robert Adams. Dal 1984 al 1998 ha insegnato Storia della Fotografia e Storia della Visione Ottica rispettivamente alla Civica Scuola di Fotografia e alla Civica Scuola di Cinema di Milano. Nel 1998 ha tenuto il Corso Fotografare la Città alla Facoltà di Architettura di Darmstadt. Dal 2000 al 2003 ha insegnato Drammaturgia dell’Immagine alla Facoltà Teologica di Sicilia, e dal 2004 al Master di Fotografia presso Forma a Milano. Dopo le Università di Palermo e di Parma, attualmente è docente di Storia e Teoria della Fotografia all'Università IULM di Milano.
Aree di interesse scientifico
Drammaturgia dell’immagine
Le ragioni storiche, teoretiche, teologiche del canone occidentale dal teatro antico all’invenzione della prospettiva, dell’obbiettivo, della fotografia, del cinema e della televisione.
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