Religione e identità nazionale

03 maggio 2016
Quale ruolo gioca la religione nella costruzione dei processi di identità nazionale? Il tema sarà approfondito nel seminario che si terrà martedì 10 maggio, dalle 10.30, in aula Seminari.

Il tema del rapporto tra religione e costruzione dei processi di identità nazionale sarà al centro del seminario internazionale dal titolo “Identità nazionale e religione cattolica: Argentina, Italia, Messico come casi di studio”, che si terrà martedì 10 maggio, in Aula seminari, dalle 10.30 alle 13.

La presenza, istituzionale, culturale e sociale della religione nei fenomeni di Nation-building è un processo poliedrico e in costante divenire che, nell’esperienza euro-americana, si è confrontato con la forte presenza della religione cristiana (cattolica in primis) e che ancora oggi subisce inevitabili modifiche e trasformazioni in relazione agli Stati e ai sistemi sovranazionali ma anche a fenomeni complessi quali la globalizzazione e le migrazioni. Il seminario, promosso dal Dipartimento di studi classici, umanistici e geografici insieme al Master in Comunicazione per le relazioni internazionali (Micri), vuole quindi proporre una riflessione sul ruolo avuto dalla religione cattolica nella formazione dell’identità nazionale, comparando tre casi-studio di Stati-nazione contemporanei che presentano elementi di similitudine ma anche forti specificità: due latino-americani (Argentina e Messico), nati dalla dissoluzione della monarchia organica ispanica e uno europeo (Italia), frutto di un composito processo di unificazione politica. Pur diversi, i tre casi studio presentano paesi profondamente plurali e offrono un punto di vista interessante sul rapporto cangiante dei cattolici con l'idea di nazione e con i processi di secolarizzazione e globalizzazione affermatisi nel corso del XX secolo.

Nel seminario, introdotto dal Rettore, prof. Mario Negri, il caso italiano e quello messicano verranno trattati da due storici contemporaneisti della IULM, il Guido Formigoni e Massimo De Giuseppe, mentre il caso argentino sarà affidato a Miranda Lida, della Universidad Católica Argentina di Buenos Aires e della Universidad Torcuato Di Tella, autrice del recente volume Historia del catolicismo argentino entre siglos XIX y XX (Buenos Aires 2015). Alfonso Botti dell’Università di Modena e Reggio Emilia, direttore della rivista «Spagna contemporanea», e Paolo Acanfora, docente IULM ed esperto di storia politica e culturale, interverranno al dibattito come discussant.

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