La guerra che cambiò il mondo

27 settembre 2016
La “Guerra di Secessione”, rappresenta uno degli avvenimenti più importanti dell’età contemporanea. Il 13/10, in Sala dei 146, ce ne parlerà Don H. Doyle uno dei massimi esperti di storia americana.

La guerra civile, o guerra di secessione, rappresenta una tappa tragica e cruciale nella costruzione degli Stati Uniti contemporanei, con riflessi importanti anche sugli scenari continentali (il conflitto si svolse parallelamente all’intervento di Napoleone III in Messico) e globali. Quella guerra, da un lato, avrebbe infatti contribuito a ridefinire gli equilibri politici, economici e sociali degli Stati Uniti e il riposizionamento del paese nel mondo della Seconda rivoluzione industriale. Dall’altro avrebbe segnato nel lungo periodo anche il processo di Nation-building e la costruzione di modelli identitari, razziali e territoriali, influenzando i mass media e gli immaginari attrvaerso tutto il «lungo Novecento».   

In quest’ottica, mentre gli Stati Uniti sono nel pieno di un’intensa e complessa campagna presidenziale, la Facoltà di Arti e Turismo dell’Università IULM, insieme al Dipartimento di Studi classici, umanistici e geografici e al Consolato generale degli Stati Uniti a Milano ha pensato di invitare uno dei massimi esperti di storia dei processi identitari americani: Don H. Doyle, che giovedì 13 ottobre, alle ore 9, in Sala dei 146 (IULM 6),  sarà ospite in IULM per tenere il seminario dal titolo “How the Civil War changed America and the world”.

Direttore della Association for Research on Ethnicity and Nationalism in the Americas e docente di storia presso la University of South Carolina, Doyle, è autore di numerosi volumi, tra cui The Social Order of a Frontier Community: Jacksonville, Illinois, 1825-70 (1978), New Men, New Cities, New South: Atlanta, Nashville, Charleston, Mobile, 1860-1910 (1990), Nations Divided: America, Italy, and the Southern Question (2002) e il più recente The Cause of All Nations: An International History of the American Civil War (2013).

L’incontro, aperto al pubblico, sarà preceduto da un saluto del Console statunitense a Milano, Christopher Wurst, e verrà coordinato da Massimo De Giuseppe (Università IULM), docente di Storia contemporanea della nostra Università.

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