Culture mobili e frontiere

20 settembre 2018
Un seminario organizzato da Bicocca e IULM per riflettere sul tema della cultura mobile, sulle trasformazioni sociali e sulle frontiere, visibili e invisibili. Appuntamento l'8 ottobre. Leggi qui!

"La cultura movil", periodismo y religiosidad en México, è il titolo del seminario organizzato dall'Università degli studi Milano Bicocca (Dismeq), insieme all'Università IULM (Dipartimento di studi umanistici), nell'ambito del progetto di ricerca "La città e gli spazi lontani".


L'idea di cultura mobile rimanda alle trasformazioni sociali e culturali ma anche alle frontiere, visibili (la linea di separazione Messico-Usa) e invisibili. Interverranno per l'occasione lo scrittore messicano Diego Petersen Farah, esperto di scienze della comunicazione, editorialista da "El Informador", che rifletterà sul rapporto tra giornalismo e violenza; seguirà la relazione di Renée de la Torre Castellanos, antropologa del Centro de Estudios Superiores en Antropologia Social (CIESAS-Occidente) di Guadalajara, sulla trasformazione di miti, simbolismi e religiosità dei migranti messicani negli Usa. L'attraversamento di una frontiera, la sperimentazione della violenza durante un viaggio, la ricerca di nuove radici tra vecchi e nuovi mondi in movimento.
Introdurrà il seminario Massimo De Giuseppe, docente di Storia contemporanea presso l'Università IULM, farà da moderatrice, Ana Maria Gonzalez Luna dell'Università Bicocca.  


L'appuntamento è per lunedì 8 ottobre 2018, ore 15.30, presso l'Aula Seminari U7/4026, Università degli Studi Milano Bicocca, via Bicocca degli Arcimboldi 8 (MM 5). L'incontro è aperto al pubblico.

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