Tra storia e memoria

25 luglio 2016
Stabilire un dialogo tra il mondo accademico e le comunità indigene. Questo lo scopo del convegno internazionale che si è tenuto in Messico il 21/7 e il 22/7 al quale ha partecipato anche IULM.

IULM ha partecipato a un interessante progetto di ricerca internazionale di taglio interdisciplinare, finalizzato a stabilire un dialogo tra il mondo accademico e le comunità indigene, che ha come epicentro il Museo comunitario di Cupilco, in Tabasco, in una regione maya del Messico meridionale.

In tale ambito, il 21 e 22 luglio 2016 si è tenuto in Messico il II Encuentro “Entre Historia y Memoria”: del Pasado al territorio, organizzato in uno sforzo congiunto dal Museo di Cupilco insieme al Dipartimento di studi classici, umanistici e geografici della Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) di Milano, alla Escuela Nacional de Antropología e Historia (ENAH-INAH) di Città del Messico, alla Coordinación Nacional del Instituto Nacional de Antropología e Historia (CNAN-INAH) e all’Instituto Estatal de Cultura (IEC) del Estado de Tabasco.

Per l’occasione si sono confrontati storici, archeologi, antropologi, linguisti, direttori di musei, esperti di beni culturali e comunicazione del patrimonio. Il tutto con il coinvolgimento attivo della comunità di Cupilco. 
Tema guida del convegno è stata la relazione tra storia e memoria, con le rispettive formule narrative, in relazione alla trasformazione del territorio, dall’epoca preispanica all’attualità, tra dimensione locale e globale.

L'evento, accompagnato dalla mostra Agua, viento y tierra, El pasado que vive dei pittori maya Eliazar Hernández Árias y Nidia del Carmen de la Cruz, ha visto, la partecipazione di studiosi di numerosi paesi, tra cui la Direttrice generale dell’IEC (il ministero della Cultura del Tabasco), Gabriela Mari Vásquez, la coordinatrice nazionale di Antropologia dell’INAH, Isabel Campos Goenaga, Hilda Iparraguirre della Enah, Clementina Battock della Dirección de Estudios Históricos, la nota archeologa nippo-cilena Keiko Teranishi e, per IULM, lo storico Massimo De Giuseppe che ha curato l’ideazione scientifica dell’evento.