Il volo di Icaro

Data pubblicazione 09 novembre 2016 - Data evento
In occasione della settimana degli studi egei, il 14/11, alle 18, in Sala dei 146, il Maestro Gianfranco de Bosio e Davide Gasparro recitano il Ditirambo IV di D'Annunzio dedicato al mito di Icaro.

Narra il mito che il fabbro Dedalo, accusato dal Re Minosse di aver aiutato Teseo a fuggire dal labirinto che lui stesso aveva costruito, venne imprigionato insieme a suo figlio Icaro nella parte più alta del Palazzo di Cnosso, senza cibo né acqua. Per fuggire dalla prigione, l’ingegnoso  Dedalo costruì per sé e per il figlio delle ali con penne e cera per poter volar via dalla finestra. Ma durante il volo, Icaro, disubbidendo al padre, si avvicinò troppo al sole il cui calore fuse la cera delle ali, facendolo precipitare nel mare dove morì annegato.

In occasione della settimana studi egei diretta da Christos Doumas, il Maestro Gianfranco de Bosio, uno tra i più importanti registi italiani di teatro, cinema, televisione e opera lirica, insieme all'attore del Piccolo Teatro di Milano Davide Gasparro, reciterà il Ditirambo IV (contenuto in Alcyone) di Gabriele D’Annunzio dedicato proprio alla tragedia di Icaro. 

Per D’Annunzio, la vicenda di Icaro rappresenta la metafora della sublimazione eroica e il simbolo della sfida dell’uomo ai limiti terreni. Il volo diventa quindi una scelta eroica,  una possibilità che l’uomo ha, nella sua fame di libertà, di sfuggire a tutto ciò che di corrotto, di ottuso, di degradato e di volgare vi è nella vita e nella storia. Una lettura oggi quanto mai attuale e sentita, che verrà recitata lunedì 14 novembre, alle 18, in Sala dei 146, da uno dei massimi conoscitori e interpreti della lirica dannunziana.  
L’ingresso è libero.

“Si disperse nel rombo delle ruote
la mia voce che non chiedea mercè
al dio ma lode eterna.
E roteando per la luce eterna
precipitai nel mio profondo Mare".”

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