Il Centro di ricerca CIMASC dell’Ateneo milanese al lavoro per Qatar Foundation: uno studio scientifico per comprendere se l’approccio alle negoziazioni sta cambiando con la presenza degli attivisti
La Conferenza sul clima COP27, si svolgerà a Sharm El-Sheikh, in Egitto, dal 6 al 18 novembre e vedrà coinvolte oltre 200 nazioni. Anche l’Università IULM – da anni impegnata nella sostenibilità – farà la sua parte.
Nella giornata dedicata al Climate Implementation Summit, il 9 novembre, la professoressa
Daniela Corsaro, docente di Marketing & Sales e Direttore del
Centro di Ricerca sul Marketing e la Comunicazione di Vendita per i Mercati
Internazionali (Center for International Marketing & Sales Communication – CIMASC), terrà una sessione organizzata dal Ministero
della Transizione ecologica all’interno del Padiglione Italia sui temi che riguardano sostenibilità, comunicazione, disinformazione e fake news, su cui il Centro per la Comunicazione Strategica (CECOMS), diretto dalla professoressa
Stefania Romenti, Delegato rettorale alla Sostenibilità dell’Università
IULM, ha realizzato diversi studi.
Il 10 novembre, la professoressa Corsaro terrà alcuni panel nell’ambito di Youth and Future Generation Day e all’interno del Padiglione del Qatar – come ospite della Qatar Foundation con cui il Centro di Ricerca CIMASC ha siglato una partnership finalizzata allo svolgimento di una ricerca dal titolo Communication
and Negotiation ability of the Youth on climate – l’argomento principale sarà provare a rispondere a una domanda: come possiamo supportare i giovani
attivisti nell’essere parte attiva della soluzione alla problematica del
cambiamento climatico?
Le giovani generazioni stanno rivendicando, infatti, un ruolo primario nel processo dei negoziati sul clima fin dall’inizio, possiamo già ricordarli in attività a Rio de Janeiro all’Earth Summit nel 1992.
La
professoressa Daniela Corsaro ha spiegato che “I giovani hanno un enorme
potenziale nel contribuire alla gestione della questione climatica: elevata
empatia, abilità di ascolto attivo, problem solving creativo, oltre a un
elevato senso del bene della collettività. Al contempo, ci sono diverse
barriere che ne limitano la possibilità di avere un impatto oltre la
manifestazione del dissenso. Tra questi, la prima difficoltà è comunicare
efficacemente all’interno dei propri gruppi di riferimento, in modo da
convergere attorno a quelle che sono le priorità da portare di fronte ai
Governi un ‘meso’ level, che spesso viene trascurato. Ci troviamo tra l’altro
in un momento di passaggio da una logica meno oppositiva verso una più collaborativa,
che vede tuttavia la mancanza di approcci formativi pensati ad hoc per questi
giovani. Non si tratta infatti di adulti ‘imperfetti’ o ‘incompleti’: i
paradigmi di comunicazione e negoziazione tradizionali necessitano di essere
ripensati per essere di concreto aiuto alle nuove generazioni, aiutandoli a
rivelare il loro enorme potenziale intrinseco”.
La
IULM ha già intervistato oltre la metà dei 400 giovani leader (provenienti da 186 Paesi) che si occupano di cambiamenti climatici e la professoressa Corsaro insieme al CIMASC sta avviando un’ulteriore fase ricerca scientifica, commissionata dalla Qatar Foundation tramite Earthna, per analizzare se e come l’approccio alle negoziazioni sta cambiando con la presenza dei nuovi attori.
L’Università
IULM ed Earthna lavorano insieme dalla Climate Week NYC 2022: hanno analizzato la seconda edizione di Youth4Climate e hanno intervistato associazioni e delegati durante il Transforming Education Summit organizzato dall’UNESCO. L’obiettivo è, anche ora a Sharm, comprendere come la comunicazione possa supportare i negoziati nel prossimo futuro.
Earthna
è un centro di ricerca e advocacy senza scopo di lucro istituito da Qatar Foundation (QF) per informare e influenzare la politica di sostenibilità nazionale e globale.